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sabato 8 maggio 2010

Un giorno in bicicletta...


Adoro andare in bicicletta. Mi piace sentire l'aria primaverile che mi attraversa i vestiti, il sole che illumina il mio volto mentre i miei piedi pedalano prima lentamente e poi più velocemente. A volte esco anche nel tardo pomeriggio in bicicletta.
Quel giorno avevo voglia di rilassarmi un pò. Avevo litigato con la mia più cara amica per motivi banali ed avevo bisogno di non pensare a nulla. Ero irritata , delusa.
Presi la mia bicicletta quasi al tramonto e cominciai a pedalare.Volevo restare sola, presa dai miei pensieri. Mi inoltrai in una strada di campagna un pò isolata. Dopo qualche minuto però un' auto mi si affiancò.
Un uomo mi chiese un'indicazione.
Un pretesto ovvio, banale,ma sempre utile per agganciare una donna. " Scusi , sa dove si trova via della Repubblica?"
Pensai : " Ecco l'ennesimo pappagallo che ci prova." Non mi fermai, continuai a pedalare. L'uomo mi seguì lentamente con l'auto, pazientemente. Sulla quarantina, un pò sfrontato ma elegante e di classe.
Il tipo sfoderava il suo migliore sorriso . Il suo sguardo dapprima si fissò sui miei occhi, poi lentamente scese giù. Probabilmente era stato attirato dal mio abbigliamento un pò inusuale per una passeggiata in bicicletta.
Indossavo una camicetta blue traforata, stretta che aderiva perfettamente al mio corpo.
La camicetta toccava e fasciava i miei due seni come due mani rudi e forti, ma nello stesso tempo avvolgenti. Simile a due mani passionali che ti toccano il seno quando fai sesso, che ti stringono i capezzoli, vogliose, morbose....
Un capezzolo fuoriusciva prepotentemente dal reggiseno e dal traforato. Un capezzolo grande, turgido, ribelle che non voleva restare imprigionato.
Si intravedevano in trasparenza anche i miei due seni, avvolti a malapena da un reggiseno di pizzo rosso, di quarta misura che avevo comprato tempo fa e che adesso sembrava troppo piccolo per contenerli. Mi piace il colore rosso.
E' il colore della passione travolgente, della sensualità estrema.
Una minigonna nera copriva a malapena la mie gambe. Mi piacciono le mini, esaltano la femminilità di una donna. Lo sguardo del tizio si era fermato sulle mie gambe lunghe ed affusolate. Mi accorsi che la minigonna lasciava intravedere la balza di pizzo delle mie calze autoreggenti.
Sfrontatamente mi disse: " Sa che lei ha belle gambe"? Pensai di lui: " Che originale che sei, il solito complimento."
Mi fermai.
Si fermò anche lui ,attento a non intralciare il traffico con la sua grande ed elegante auto. l'uomo aveva occhi scuri penetranti, ammalianti, labbra invitanti, seducenti. Lo sfidai attraverso lo sguardo. Pensai: " Adesso fammi vedere cosa sai fare". Lui sembrò raccogliere la sfida.
Il suo sguardo che percorreva il mio corpo cercò di andare oltre ciò che si vedeva dai miei vestiti, sembrava penetrare attraverso la mia gonna, osservava insistentemente le mie gambe sexy semiaperte sulla bicicletta, cercando di intravedere altro, preso quasi da una curiosità morbosa.
Mi accorsi che i suoi occhi in quel momento erano fissi tra le mie gambe. Stava fissando con entusiasmo il mio perizoma rosso trasparente che in quella posizione era abbastanza visibile....

1 commento:

  1. Non conosco molto bene samanta...c'è un alone di mistero attorno a te..

    Ma devo dire che mi piace così...
    Ti sveli piano piano..
    Sei una donna che ha classe...
    E leggendo il tuo blog...fai sesso in modo divino..

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