Schegge di vita di una donna che può resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Un uomo che moralizza è di solito un ipocrita, una donna che moralizza è inevitabilmente brutta(Oscar Wilde)
giovedì 13 maggio 2010
Primo giorno di scuola
Sono emozionata, eccitata e felice oggi per me è un giorno speciale, finalmente inizio ad insegnare. La giornata si presenta classica e grigia come solo le mattine di novembre possono essere.
Ho appena fatto colazione, sono seduta con indosso solo un perizoma ed una maglietta aderente, non so decidermi su come vestirmi, cosa sia più giusto mettermi.
Devo dare la giusta impressione, dopotutto sono un insegnante di quasi 29 anni, bella e piacente direi modestamente.
La classe dove devo recarmi è una seconda liceo di una scuola di un paesino.
Decido di indossare una gonna sobria con spacco, una camicetta bianca di pizzo, sotto calze autoreggenti, perizoma e reggiseno nero. Prima di uscire indosso un soprabito, devo avere un aria importante da prof.
La scuola è molto bella, la classe è una sorpresa.
Dopo le presentazioni di rito desidero rendermi conto del livello dei ragazzi, inizio a porre delle domande.
Mentre sto procedendo, mi rendo conto che nel secondo banco alla mia destra c’è un ragazzo che non mi toglie gli occhi di dosso, anzi in verità guarda verso il lato scoperto della cattedra, guarda con insistenza le mie gambe.
Il mio sguardo segue il suo e vedo che dalla mia gonna spunta l’orlo delle calze autoreggenti.
Non ne conosco il motivo, ma questa scoperta mi turba, sento un’eccitazione pervadermi dentro, un calore che sale.
Il suo sguardo accende in me ricordi di un recente passato, il desiderio di assecondarlo è una conseguenza immediata. Mi muovo mentre pongo altre domande, la mia gonna sale ancora, vedo il suo sguardo accendersi, non riesce a staccare gli occhi dalle mie gambe.
Ben presto arrivo a lui, il suo nome è Paolo,la sua voce è calda e intrigante. Mi espone il suo pensiero in modo preciso, mi guarda negli occhi e io ne ricambio lo sguardo.
Passo oltre e mi sento sempre più eccitata, l’ora si avvia alla conclusione.
Al suono della campanella mi alzo diretta verso l’uscita.
Nell’alzarmi mi cadono alcuni fogli ,mi chino per prenderli e mi trovo le sue labbra a pochi centimetri del mio volto, il suo respiro caldo mi raggiunge, i suoi occhi scendono verso le mie gambe ed indugiano proprio al centro di esse.
Resto immobile, poi allargo leggermente le cosce per permettergli di guardare oltre.
Il suo volto cambia colore.
Decido che per oggi è abbastanza, mi alzo e ringraziandolo esco dall’aula. Sono eccitatissima sento le mie mutandine bagnarsi, il liquido fuoriesce da esse e cola lungo l'interno delle mie gambe, corro in bagno non ne posso più, entro chiudo la porta dietro di me, mi alzo la gonna, scosto lo slip ed inizio a toccarmi .
Quella che tocco è una vagina bagnata all’inverosimile, leggermente dischiusa per il desiderio del giovane studente.
Il mio dito scivola verso le grandi labbra e scompare al suo interno, sento un fremito che pervade tutto il mio corpo. Spingo leggermente e inizio la penetrazione con il dito indice, non posso trattenermi oltre e un suono sgorga dalle mie labbra
“ohhhhhhh” …. Inizio a ruotare il dito dentro di me, la mia fica risponde in maniera fantastica, il lento movimento mi manda su di giri ancora di più, la mia mano affonda sempre di più, anche il dito medio si unisce e tutti e due danno inizio a un lento movimento su e giù mandandomi ben presto in orbita …hummmmmm” inizio a gemere sempre più sommessamente, porto l’altra mano verso il basso e inizio a toccarmi.
Ora sento le mie dita dentro di me e l’altro mio dito sulle grandi labbra, il doppio movimento provoca in me una scossa di una intensità sconvolgente, a cui fa seguito un fremito che pervade tutto il mio corpo.
“siiiiii….che belloooooooooooooooooo……siiiiiiiiiiiiiii” urlo godendo come non mi accadeva da lungo tempo, io ci so fare ma sono sicura che quel ragazzo potrebbe essere più bravo.
Continua ….
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molto molto intrigante la nostra giovane prof. continua così...
RispondiEliminaciao
Mike
Quando ero alle superiori avevo una prof che ogni volta che mi interrogava accavallava in maniera provocante le gambe,aveva sempre la minigonna quindi lo spettacolo era assicurato ..... a ripensarci ed a leggere il tuo post, mi rendo conto di aver perso una grandissima occasione.
RispondiEliminanon vedo l'ora di scoprire il seguito... le tue storie VERE mi entusiasmano come sempre.
RispondiEliminaI LOVE YOUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti per il Blog, x i bellissimi racconti e x tutto quello che fai x noi lettori... baci baci
RispondiEliminaScream
ehehehe stupendo il racconto, anche io non vedo l'ora che ci sia un seguito
RispondiEliminaAd averla avuta una prof cosi, ummm mi piaci un casino,invidio chi ha potuto assaporarti tutta.
RispondiEliminaAppena posso ti risp alla mail ora nn l'invia :(
Bello!Mi ricorda una collega che, durante le lezioni in compresenza, si eccitava nel mostrarmi la fica e le tette...ma quando suonava la campanella non le davo il tempo di farsi un ditalino. Si facevano altri giochini...
RispondiEliminasai renderlo visibile,per come lo racconti, peccato non poter sentire i tuoi gemiti in bagno ...
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