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lunedì 10 maggio 2010

Un giorno in bicicletta..... continua


Mi sento tutta strana ed eccitata. Sarà la primavera, sarà lui che mi piace tanto...
Sento una strana voglia pervadere il mio corpo. Lui continua a fissare tra le mie gambe,la vista del perizoma lo eccita fortemente. Improvvisamente scende dall'auto. Mi si avvicina. Non riesco più a nascondere il forte desiderio che ho di lui. Lui sembra capire ciò che sto provando. Mi si avvicina lentamente. La strada è abbastanza isolata anche se si intravede qualche passante di tanto in tanto. Sento il suo odore su di me. Lui incomincia a toccarmi. Alzo un pò il mio vestito per permettergli di farlo più agevolmente.
Le sue mani mi toccano, sfiorano la mia pelle che brucia ormai di una passione incontenibile.
Afferra il mio seno duro con la sua grande e forte mano, seno da cui si innalza duro e turgido il capezzolo.
Mi succhia i capezzoli, li morde dolcemente. Mi lascio trasportare da lui. Poi le sue mani si infilano sotto il mio vestito. Tocca il mio " fiore", l'oggetto del suo desiderio. Io non voglio non posso resistergli, sono pronta. Ho tanta voglia di lui. Lui mi dice: "Sei bellissima tesoro".
Le sue mani accarezzano il mio clitoride prima più delicatamente , poi con più forza. Lo stringe fra le sue dita.
Il suo sguardo seducente si incrocia con il mio voglioso e bramoso e mi sento sempre più una sua preda. Un brivido mi percorre la schiena.
Le sue labbra incontrano le mie. Mi bacia appassionatamente. Un bacio voluto, desiderato. La sua bocca si porta sulla mia pelle, scende fino ad arrivare alla mia femminilità più profonda, la lecca avidamente.
La sua saliva si mischia con il piacere che sgorga impetuosamente dentro di me. Sto arrivando all'orgasmo. Sento il piacere che sale piano piano, poi sempre più prepotentemente. Ma non voglio, non ancora. Voglio assaporare queste meravigliose sensazioni che si susseguono una dopo l'altra, sempre più incalzanti. Non so nemmeno il suo nome, ma questo non ha nessuna importanza.
Siamo desiderosi di donare gioia e godimento l'uno all'altra. Lui mi sussurra frasi dolci all'orecchio.
Mi fa scendere poi dalla bicicletta, la bicicletta abbandonata cade a terra. Lui mi fa poggiare con le mani sul cofano della sua auto. Poi passa dietro di me, sento il suo corpo che mi sfiora.
Mi allarga le gambe, lo assecondo.
La sua bocca prima scende lungo la mia schiena, insinua la lingua nel solco delle mie natiche. Le sue mani spostano il perizoma e la sua lingua continua a scendere. Sento il calore della sue labbra. Capisco cosa vuole fare e decido di aiutarlo. Allargo le gambe ed inarco il mio bacino pronto ad accoglierlo.
Abbasso la schiena - non mi sento sfrontata, ma sono tesa al raggiungimento del mio momento di gioia più intensa.
Ma non sono preparata a quello che sta per accadere. Sento la sua lingua, umida, dura, che raggiunge l'orlo delle mie grandi labbra. Questo momento di grande emozione sembra durare un tempo indefinito. In realtà è solo un attimo.
La sua lingua entra di me. La mia femminilità più segreta e nascosta è violata. Le spire del piacere si impadroniscono del mio corpo, da dentro di me si irradiano verso il mio cervello, raggiungono il mio cuore.
Mai avrei pensato che una simile emozione potesse esistere. Sono attimi stupendi, indimenticabili. Il piacere intenso che mi pervade tutta non mi permette di sostenermi. Le forze mi abbandonano, le mie gambe cedono, le mie braccia sono senza forze.
Il mio corpo si abbandona sull'auto. Non rammento momenti più dolci e più belli di questo. Sono completamente alla sua mercè.
La sua lingua continua a lappare la mia fonte del piacere. La mia sensibilità si ridesta.
La mia mente anela di nuovo provare l'emozione di poc'anzi. Ora desidero una sola cosa. Sentire lui dentro di me, ma non oso chiederlo.
Sento che la sua bocca si allontana ,lui si alza. Il momento tanto agognato sta per arrivare.
Sento le sue mani che armeggiano con la cintola dei pantaloni, la cerniera che scende. Percepisco le sue mani sui miei glutei, la presa diventa sempre più forte, mi attira a sè, poi le sue mani si spostano sui miei fianchi. Ormai posso sentire il calore del suo pene, eccolo sta per entrare...
E' un momento stupendo, il suo glande è dentro di me, lentamente si fa strada.
Faccio dei leggeri movimenti per favorire il suo ingresso. E' dentro finalmente.
I nostri corpi sono uniti.
Lui ha un movimento armonico, avanti ed indietro. Lo sento sempre più dentro di me. Il mio cuore ormai è pronto, il piacere è intenso, non desidero altro che godere con lui. Il momento tanto atteso arriva e mi sommerge tutta.
Il piacere è così intenso che non ho la forza di staccarmi da lui. Lui è dentro di me e non riesce a muoversi.... sento le sue mani che risalgono lungo il mio corpo, raggiungono le mie spalle, scendono lungo le mie braccia e le nostra dita si intrecciano. Sento il suo respiro su di me, la sua voce calda mormora: "Ciao, mi chiamo Andrea". Una voce, profonda, sensuale.
Rimango sorpresa dall'intensità della sua voce, ma ancora di più lo sono dal fatto di aver assaporato un immenso piacere da un uomo di cui non conoscevo neanche il nome.

4 commenti:

  1. Complimenti per la descrizione, letto due volte l'intero articolo, devo dire che mi sembrava di essere lì, quanto avrei voluto trovarmi al posto del fortunato Andrea!!! sempre agli altri tutte le fortune del mondo!!!!
    sei stupenda complimenti

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  2. Devo ammettere che raramente ho trovato unadescrizione così realistica e coivolgente, non so se tu ha davvero vissuto un'esperienza così, però devo davvero farti i miei complimenti, se sei cosi sensuale come ti descrivi fortunati gli uomini che ti hanno conosciuto e hanno potuto godere con te .....
    Lorenzo

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  3. Veramente intensa e realistica l'emozione di una femmina che prova piacede a donare se stessa per dare piacere

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  4. molto bello l'articolo...complimenti... stupenda descrizione.. avrei voluto essere fortunato come andrea.... eh va beh... ti faccio ankora i miei complimenti

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